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SCALEA
Grande manifestazione allo stadio “Domenico Longobucco” per sensibilizzare sulle tematiche dell’autismo.
La seconda edizione di “Un calcio all’autismo” ha raccolto centinaia di persone che hanno assistito ad una vera e propria competizione sportiva per segnare un punto per l’associazione delle famiglie dei bambini autistici. Una staffetta emozionante che ha visto in campo i volontari della Fidas con gli operatori dell’associazione “Dimmi A” (3-0 per la Fidas) mentre successivamente la squadra di calcio dei Medici Cosenza Fc ha giocato contro gli avvocati di Cosenza perdendo 2-0 battendo con lo stesso risultato i togati di Paola. Il presidente dei Medici calcio Cosenza Fc, Antonio Caputo, ha consegnato la maglia del centravanti dell’Inter, Mauro Icardi, a Mauro Cianni, figliolo di Vito, medico anestesista che è tra i responsabili della ”Casa dei colori onlus” di Diamante.
Si è trattato di una giornata tra sport e informazione che ha visto la partecipazione straordinaria dell’ex portiere della Juventus e della Nazionale di calcio, Stefano Tacconi, e dell’olimpionico e campione di tuffi, Giovanni Tocci, accolti dagli assessori Eugenio Orrico e Roberta Orrico, a nome dell’amministrazione comunale di Scalea.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione “Dimmi A onlus”, presieduta da Teresa Di Marco, in collaborazione con l’avvocato Cosimo Forestieri e con gli Istituti comprensivi di Scalea, Santa Maria del Cedro, Verbicaro, Grisolia, Orsomarso e con la Fidas, la federazione italiana di associazioni di donatori di sangue.
Dedicata al compianto avvocato Manlio Ordine, la manifestazione si è rivelata un’occasione di discussione e di approfondimento sul complesso tema autismo-adolescenza, che ha coinvolto genitori, insegnanti, dirigenti scolastici e tutti coloro che intendono avvicinarsi e comprendere meglio questa condizione, al fine di una sempre maggiore inclusione sociale di bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico.
Per dare un segnale importante a favore dell’iniziativa sono intervenuti il sindaco di Orsomarso, Antonio De Caprio, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Scalea, Saverio Ordine, il capo di gabinetto dell’ufficio di presidenza della Regione Calabria, Ugo Massimilla, rappresentanti della Fondazione Almerigo e Mario De Rosa della Croce Rossa Italiana (Comitato dell’Alto Tirreno Cosentino), dell’“Associazione europea operatori volontari” e le Forze di Polizia di Scalea. Un progetto sociale, insomma, che rientra nella campagna d’informazione e sensibilizzazione sull’autismo “Quando la conoscenza favorisce l’inclusione”.
L’associazione “Dimmi A… Onlus”, formata da genitori di bambini e ragazzi autistici, ha sede nei locali dell’Ecomuseo di Scalea ed è attiva sul territorio dal 2012. Il sodalizio ha come obiettivo quello di sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni promuovendo la divulgazione di corrette informazioni sullo spettro autistico e garantire i più efficaci trattamenti riabilitativi, attraverso validate prassi educative e la formazione specialistica degli operatori.
Per questo motivo l’evento al “Longobucco” ha contribuito a dare un segnale importante a favore dell’associazione, che ha inteso, ancora una volta, mettere così in connessione le diverse realtà sociali col mondo dell’autismo, un disturbo che impedisce a chi ne è affetto di interagire in maniera adeguata con le persone e con l’ambiente. La scelta del nome “Dimmi A…” non è casuale: la lettera A rappresenta l’inizio di tutto. L’amore dei genitori per loro è tutto. L’aiuto dei genitori è indispensabile. Il loro autismo è espressione di un modo di essere speciale.
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